martedì 21 luglio 2009

Adele

La notizia percorse le vie come una scarica elettrica e scosse i sensi e le menti: Adele era stata assassinata. Perché, si chiedevano tutti, non ha mai fatto male a nessuno! Era una signora dolce, serafica, un po' strana, a dir la verità. Vestiva rétro, con guanti di pizzo sempre, bianchi d'estate neri d'inverno. Sorrideva in modo lieve e parlava usando la voce come una nenia dolce e rassicurante. Gestiva una tabaccheria a San Pietro,piccolo vecchio grumo di case poco lontano dal paese maggiore.Il negozio si trovava al piano terra della casetta, mentre al piano superiore c'era l'abitazione. E qui, in cucina, sgozzata dalla lama di un coltello da bistecca, Adele aveva finito la propria vita. Pochi giorni dopo fu arrestato un ragazzo, che confessò rapidamente il delitto, chiudendosi poi in un silenzio che dura ancora oggi, a distanza di quasi trent'anni.
Dicono che durante la confessione abbia esclamato:" Era una strega maledetta! Neanche in chiesa era normale. Non vi ricordate che portava il velo di pizzo nero al contrario, con la punta sulla fronte? Io andavo lì per comprare le sigarette, e lei mi invitava sempre a casa sua, a pranzo, a cena, a merenda...Io volevo solo le sigarette, solo le sigarette, solo le sigarette...".

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