mercoledì 21 aprile 2010

Morte



Paura!

Come puoi credere
di farmi paura?
Ridicola immagine,
vecchia ghignosa strega
figlia d'ignoranti
ignorati,
di potenti
troppo istruiti!

Orrendo gioco,
la tua inutile sfida.

Non ti temo.
Temo l'ignoto:
di te conosco
ogni piega,
ogni dolore
inflitto
a noi,
stupidi umani,
che,tuttavia,
qualche volta
ti amiamo.


Non starò ad aspettarti:
sarò io a venire da te,
con te,
perché vorrò,
quando vorrò,
così,
senza paura.

E tu ...
mi precederai.

sabato 10 aprile 2010

Masecipensononmipento: Il Professore

Masecipensononmipento: Il Professore

Cammeo




Forse non dovrei
ogni giorno
guardare le nuvole
con occhi primitivi.
Mi obbligano
a leggere
miti e leggende,
antiche irrisolte bugie.

Utopia




Ci sarà
forse
un luogo
dove ancora
ci sentiremo sicuri
forse
ricovero all'intelletto
forse
un luogo di pace
dove animi torbidi
non gorgogliano
non esalano
fetidi miasmi
che lentamente
ci uccidono
togliendoci
il respiro della libertà
il fresco soffio
della visione
del mondo.

Comportamenti

Erano tre. Tutte femmine. Il pelo lunghissimo ondeggiava ad ogni movimento. Gli occhi lucenti e neri, ma privi di furbizia, seguivano i gesti dell'etologo. Lo studioso insisteva in ripetitivi e pavloviani esercizi. Ad un tratto, le creature balzarono su di lui, gli strapparono furiosamente gli abiti e, lasciatolo completamente nudo davanti ai trecento congressisti, fuggirono rapidamente dalla finestra e guadagnarono, sghignazzando, i platani del parco.

Il Professore

Era lì, spiaccicato sulla sedia di legno chiaro, il capo insaccato, con il collo privo di vertebre, le clavicole a fare da supporto al mento. Intrecciando le dita davanti al petto, con fare da prete, disse:" Bene, ragazzi, iniziamo la lettura dell'Inferno...". La voce incolore e chioccia non ce la fece a superare il bordo della cattedra.