venerdì 31 maggio 2013

Piccole storie: Stupida



C'era una volta una signora stupida. Com'è fatta una signora stupida? Più o meno come le altre. Il problema sta nel fatto che la stupida prese tante, tantissime fregature, alcune molto dolorose, perciò era piena di cicatrici. Le dicevano tutti di stare attenta, perché, continuando così, sarebbe diventata bruttissima. Ma Stupida non imparava mai la lezione e continuava a farsi imbrogliare. Ormai era talmente graffiata per dritto e per rovescio che si era trasformata in una specie di rete, un ghirigoro che nessuno voleva più vedere. Stupida si sentiva triste e sola. Un bel giorno fu notata da un certo Ignazio, grosso peloso ragno, pelandrone ma simpatico. Ignazio non aveva mai avuto voglia di costruirsi la ragnatela, però, con molto sforzo, l'aveva sempre fatto. Ora che stava invecchiando, proprio non ne voleva sapere. Vedendo la Stupida pensò che era proprio la ragnatela adatta e andò ad abitarci dentro. Stupida era felice: finalmente qualcuno che sarebbe stato per sempre con lei senza ferirla. Per la gioia le sfuggì una lacrima, che si frantumò in tante piccolissime goccioline: la pioggerellina di lacrime bagnò Stupida e pure Ignazio, che subito si trasformò in un principe e Stupida in una principessa un po' pallida ma bellissima avvolta in un meraviglioso abito di rete di seta nera. I due s'innamorarono, si sposarono e vissero felici per sempre alla faccia di chi voleva loro male.