giovedì 2 settembre 2010

17 luglio 2010




Il tempo sgoccina i suoi giorni:
distende morbida ovatta
su filo spinato,trepide attese:
chiude ogni porta, offusca gli specchi:

e lì tu la vedi la stringi
ti metti al suo fianco
percorri il futuro:

musica folle musica antica:
magia ricorrente di un sogno futuro.

Mare

Ho bevuto un sorso di mare:
amaro, salato, nero:
profondità assurda
confusa con il cielo:
un gabbiano sta
a testa in giù
perso sott'acqua:

nella sua solitudine,

appeso alla superficie,

osserva

la danza immobile

delle alghe.

Respira, il gabbiano,
impossibile trilobite
artefatta dal tempo.