domenica 8 ottobre 2017

Concorso Parasio 2017 - Menzione d'onore poesia inedita GLI OCCHI DI MIA MADRE




Gli occhi di mia madre                                                

Fili di bianca seta, racconto della tua età.
Le mani forti amare come foglie d’oleandro.
Occhi color di sole, riflessi di rugiada
sull’erba del mattino. I tuoi occhi, ad Agosto
neri e profondi come il lago laggiù, intorno
alla Rocca di Manerba, nelle pupille la forza
dei ricordi che tanto amo, negli angoli rughe
piccole, fanciullesche, fiorite da bambina
nei giorni del dolore. Le labbra: il sorriso
breve, rosa antico, colore tenero cornice
di parole scarne, rare, spunto ciascuna
per una canzone. Sempre pensai la tua
esistenza com’eternità. Ti cullai nel giorno
delle domande, ma tu te ne andasti via senza
aspettare, ambigua e dura, precedendo il tempo
delle risposte, occhi cerei di neve, a Febbraio.

Di contro a Manerba, Sirmione s’allunga al Garda,
stria lattiginosa fra le dita della Luna.
Seduta, sto sopra uno dei massi della riva,
la famiglia dei cigni selvatici che dove
non so se è lì smarrita nell’andare a dormire.
Accanto all’antico ponte della Veneziana
sbarbagliano motori di battelli alla fonda.

ML



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